Le meraviglie dell’Arabia Saudita

Affascinante, misteriosa, spirituale, è una terra che seduce da sempre i viaggiatori per le ampie fasce di deserto e per le città circondate da un’aura di sacralità, come La Mecca e Medina. Ecco cosa vedere e dove andare

Dove si trova l’Arabia Saudita

L’Arabia Saudita occupa parte della Penisola arabica, definita Culla dell’umanità per essere stata una delle prime aree del pianeta in cui si è organizzata la società umana. È uno stato dell’Asia sud-occidentale: confina a Nord con Giordania, Iraq e Kuwait; a Sud-Est con Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman; a Sud con lo Yemen; si affaccia a Ovest sul Mar Rosso e a Nord-Est sul Golfo Persico.

città circondate da un’aura di sacralità, come La Mecca e Medina. Ecco cosa vedere e dove andare

Dove si trova l’Arabia Saudita

L’Arabia Saudita occupa parte della Penisola arabica, definita Culla dell’umanità per essere stata una delle prime aree del pianeta in cui si è organizzata la società umana. È uno stato dell’Asia sud-occidentale: confina a Nord con Giordania, Iraq e Kuwait; a Sud-Est con Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman; a Sud con lo Yemen; si affaccia a Ovest sul Mar Rosso e a Nord-Est sul Golfo Persico.

L’Arabia Saudita deve la seconda parte del suo nome alla dinastia Saud, che fondò la nazione e la portò al massimo splendore. Affascinante, misteriosa, spirituale, è una terra che seduce  da sempre i viaggiatori per le ampie fasce di deserto e per le città circondate da un’aura di sacralità, come La Mecca e Medina.

Terra simbolo dell’Islam, l’Arabia Saudita è il luogo dove coabitano tradizione e modernità. Luccicanti grattacieli e luoghi sacri si succedono senza soluzione di continuità. Nell’ultimo decennio il Paese ha conosciuto una crescita economica impressionante.

Tra le città merita una visita Jeddah, nota come “la Parigi dell’Arabia”, una metropoli moderna che si trova a metà della costa del Mar Rosso, ricca di musei, edifici storici, ristoranti e negozi di artigianato.

Cosa vedere in Arabia Saudita

Le città dell’Arabia Saudita

Ricche di storia e cultura, oggi le città dell’Arabia Saudita si stanno aprendo al turismo e all’accoglienza dei visitatori. Dalle città interne, come la capitale Riyad, a quelle bagnate dal Mar Rosso, come Jeddah, ecco una selezione delle più belle.

Riyad, capitale dell’Arabia Saudita

Riyad è la capitale e la città più grande dell’Arabia Saudita. Il suo nome, in arabo, significa “giardini”, oasi verde circondata da una vasta zona desertica. Sulla sua superficie risiedono oltre sette milioni e mezzo di persone,  circa un quinto della popolazione complessiva dell’Arabia Saudita.

La strada principale della città è il viale dedicato al re Fahd, sede delle più importanti imprese e organizzazioni del Paese. Monumenti famosi come il Kingdom Centre, la Torre al-Anud e il Ministero degli Interni si affacciano su questo viale, costellato da grattacieli e centri commerciali, che arriva fino all’aeroporto.

In città sono presenti oltre 4300 moschee. La città ospita anche il Museo Nazionale dell’Arabia Saudita con collezioni e pezzi davvero rari, oltre a reperti archeologici che vanno dall’età della Pietra alla nascita dell’Islam.

Merita una visita anche il Royal Saudi Air Force Museum, che contiene una splendida collezione di aerei e di apparecchiature utilizzate dall’aeronautica militare saudita. Al centro della città, inoltre, si trova una vera e propria cittadella: la Fortezza Masmal, costruita nel 1865 e restaurata negli anni Ottanta. La Torre della Tv, invece, rappresenta, con i suoi 170 metri d’altezza un ottimo punto di osservazione per godere del panorama circostante. A pochi chilometri dalla città si trovano uno dei più grandi mercati di cammelli del Medio Oriente e le rovine di Dir’ayah, la prima capitale del regno, fondata nel 1446, che raggiunse l’apice del suo potere alla fine del Settecento.

Le rovine includono palazzi, moschee e le antiche mura cittadine. Anche Riyadh era cinta da mura, abbattute in massima parte nel 1951 e ora ricostruite. Al-Thumairi Gate, nel centro della città, rappresenta la riuscita ricostruzione di una delle principali porte cittadine.

Najran

Al di là della Mecca e di Taif, le città sante dell’Islam dove non sono ammessi i non musulmani, in Arabia Saudita sono tanti i luoghi d’interesse. Najran, per esempio, è una delle città più affascinanti e meno conosciute del Paese. Si trova nel sud est dell’Arabia Saudita, in un’oasi che si estende per circa 20 km.

Abitata da oltre 4000 anni (era un’importante tappa sulla via della seta) è, tuttora, un importante crocevia tra Arabia e Yemen. L’architettura è molto curata e la gente appare più estroversa che nel resto del Paese.

Il Palazzo Al-Aan, in particolare, mostra evidenti influenze della cultura yemenita e domina la città dall’alto di uno sperone roccioso. Da vedere anche il Forte di Najran, costruito nel 1942 con circa sessanta stanze, recinti per il bestiame e una moschea.

A nord ovest si trova, invece la pianura di Madain Salah, il sito archeologico più famoso del regno celebre per le tombe scavate nella roccia. Sono meno spettacolari di quelle di Petra, in Giordania, ma sicuramente meglio conservate. Vennero scoperte solo nel 1880 dallo studioso Charles Doughty. Qasr Farid, la tomba più grande, si staglia maestosa nel deserto.

Si può visitare il sito autonomamente affittando un’auto oppure con un’escursione organizzata. Quattrocentocinquantamila sono invece gli ettari del Parco Nazionale dell’Asir, che si estende dalle coste meridionali del Mar Rosso alle zone desertiche a est delle montagne saudite.

Qui, si trova la vetta più alta del Paese: il Jebel Sawdah (2910 m). Il Palazzo Shada, costruito nel 1927 e trasformato in museo nel 1987, è una delle poche costruzioni che si trovano all’interno del Parco. Altro gioiello dell’Arabia Saudita, ancora poco conosciuto, è Domat Al-Jandal.

È una piccola cittadina che ospita le rovine di Qasr Marid e la Moschea di Omar, costruita nella metà dell’VII secolo e una delle più antiche del regno.

Jeddah

Jeddah è una città ricca di sorprese, in grado di stupire anche il viaggiatore più esperto. Infatti, poche altre città del Medio Oriente offrono una varietà di attrazioni così vasta. Situata sulle sponde del Mar Rosso, Jeddah ha tutte le carte in regola per essere la più bella città dell’Arabia Saudita, considerata infatti la sua perla.

Dalle splendide spiagge cittadine ai quartieri storici fino ai più moderni, Jeddah è un perfetto mix di tradizione e modernità. Una cosa da visitare assolutamente a Jeddah durante il vostro viaggio è il quartiere di Al Balad. Luogo ricco di fascino e suo centro storico, oltre che essere Patrimonio dell’Unesco. Un luogo in cui si respira la storia medievale della città, che si intreccia alla storia dell’Arabia Saudita.

Altra meta imperdibile è la Bab Makkah, la porta della Mecca e architettura icona da vedere a Jeddah e simbolo di accoglienza per i pellegrini che vanno a La Mecca. Per un momento rilassante, passeggiate lungo la Corniche della città, affacciata sul Mar Rosso e osservando così una prospettiva unica sulla città saudita. Qui si ritrovano gli abitanti della città ed è un luogo animato e vivace della vita locale.

AlUla

Incastonata tra le Montagne dell’Hijaz, in uno scenario desertico, AlUla è probabilmente al primo posto tra cosa vedere in Arabia Saudita.

La storia in questa zona ha origini antichissime. Infatti, il primo stanziamento umano risale a ben 200mila anni fa. Questo luogo straordinario è un susseguirsi di rocce granitiche che affiorano dal terreno sabbioso.

La sua visione ricorda molto quella del Wadi Rum, in Giordania. È possibile trovare numerosi petroglifi e segni di arte rupestre risalenti a migliaia di anni fa. Da non perdere le antiche iscrizioni di Jebel Ekma e Abo Aood, risalenti al VI secolo a.C.

A fare da sfondo, una miriade di formazioni rocciose dalle forme bizzarre, tra cui la roccia dell’elefante. Infine, altro incredibile luogo della zona di AlUla, è il sito archeologico di Dadan. Essa fu la capitale dell’antico Regno di Dadan, uno dei più floridi di tutto il Medio Oriente nel VI secolo a.C. Non perdetevi la straordinaria Necropoli dei Leoni, che testimonia la grande importanza di Dadan lungo l’antica rotta dell’incenso.

Asir e Al Baha

Le regioni meridionali dell’Arabia Saudita di Asir e Al Baha sono la nuova frontiera del turismo outdoor. Situate al confine con lo Yemen, sono caratterizzate da alte montagne che raggiungono anche i 3mila metri e offrono paesaggi sorprendenti.

Qui troverete infatti vallate ricche di vegetazione tropicale costellate da tipici villaggi rurali. Tra di essi, assolutamente da non perdere è Rijal Almaa. Costruito nello stile classico yemenita, è  uno dei villaggi più belli di tutto il Medio Oriente.

La provincia di Asir, tra sentieri e vette, tra cui quella del monte Al-Soudah, offre moltissimo agli amanti dell’avventura e agli escursionisti.

Mar Rosso in Arabia Saudita

L’Arabia Saudita è bagnata per circa 1700 chilometri dal Mar Rosso. Lungo la costa ci sono numerose località tutte da visitare. Si consigliano in particolare le spiagge di Umluj caratterizzate da isolotti di sabbia bianca circondati da una barriera corallina ancora completamente intatta.

Da non perdere neanche l’entroterra della zona di Al Wajh. Sono infatti percorribili le strade lungo le Montagne dell’Hijaz. Ci sono spettacolari vallate, a metà strada tra deserto e linea costiera, che si intervallano a oasi e rocce dai colori sempre differenti.

Deserto in Arabia Saudita

Una tappa obbligatoria sono i territori di Rub Al Khali. Il secondo deserto più grande al mondo occupa la vasta porzione meridionale della Penisola Araba, sforando nei vicini Oman, Emirati Arabi e Yemen.

Il nome significa letteralmente Il Quarto Vuoto: i suoi abitanti, per via della sua estensione, lo identificano infatti come quarto elemento naturale insieme a cielo, terra e mare. Si tratta di un paesaggio caratterizzato da silenzio, dune di sabbia e paesaggi desertici sconfinati. È possibile anche effettuare un jeep tour nella zona del Rub Al Khali.

Durante l’estate in questa zona le temperature sono molto elevate: sotto zero di notte e di giorno sopra i 60°C. La desertificazione del territorio con i millenni sta aumentando, infatti da qui nel III secolo d.C. passavano le carovane per i commerci, mentre oggi invece è un’area impercorribile.

Tra le cose da vedere si trova la città perduta di Ubar, tappa dell’antico commercio dell’incenso. Il luogo che Lawrence d’Arabia chiamava l’Atlantide del deserto. Un luogo unico da vedere in Arabia Saudita.

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