Grazie ad una combinazione tra attività all’aperto e una buona qualità della vita, si può lavorare in montagna in quanto può trasformarsi in un habitat naturale per i nomadi digitali.
Se da un lato è legittima una certa preoccupazione in merito alla mancanza delle infrastrutture necessarie in località montane, dall’altro molti luoghi, anche tra i più remoti, si stanno attrezzando per rispondere positivamente a queste sfide.
D’altro canto, però, le reti pubbliche del nostro Paese risultano spesso insicure e poco affidabili. In questo quadro subentrano le VPN Italia, strumenti utili per connettersi in modo sereno, veloce e a prova di hacker.
Ma, tornando ai remote workers, queste figure non sono legate ad un contesto statico e possono concedersi il lusso di lavorare da qualsiasi parte del mondo: l’importante, appunto, è godere di una rete affidabile.
Tra le altre destinazioni, come vedremo, la montagna può essere un ambiente ideale per un nomade digitale per diversi motivi.
Lavorare in montagna: tutti i vantaggi
Uno scenario tranquillo e silenzioso, lontano dall’inquinamento acustico e dal trambusto cittadino, è una delle prime ragioni per cui la montagna può essere un alleato del nomade digitale.
Il clima pacato e sereno contribuisce senz’altro a favorire concentrazione e produttività e a ridurre lo stress, mentre l’aria fresca e pulita è un autentico toccasana per la salute mentale e per la creatività.
Per i più sportivi, escursioni, arrampicate, sci e altre attività all’aperto incoraggiano uno stile di vita attivo e sano.
Soprattutto nelle regioni più sviluppate, poi, hanno fatto il loro debutto le connessioni Internet ad alta velocità, indispensabili per il lavoro da remoto, e gli spazi di co-working, a tutela del senso di comunità e del networking tra nomadi digitali.
I territori montani vantano spesso una ricca cultura e folcloristiche tradizioni locali, che possono arricchire la permanenza dei visitatori.
Dal punto di vista della sicurezza, queste aree tendono ad avere tassi di criminalità meno elevati rispetto alle grandi città: una vera e propria garanzia di un ambiente sicuro in cui vivere e lavorare.
Un mix bilanciato tra aria pulita, contatto con la natura, attività fisica e tranquillità, insomma, che contribuisce senz’altro ad una qualità della vita complessivamente positiva.
Destinazioni montane ideali per il nomade digitale
L’Italia è piena di esempi di mete accessibili per i nomadi digitali in montagna: a cominciare dalle Alpi, che offrono infrastrutture moderne, connessioni ad Internet affidabili e una vasta gamma di attività all’aperto.
Discorso analogo vale per le Dolomiti: con paesaggi mozzafiato e ottime infrastrutture, saranno una scelta eccellente per chi cerca quiete e bellezze naturali.
In Valle d’Aosta le località di Champorcher, Villeneuve, La Salle, Etroubles e Verrayes sono tutte destinazioni di medio-alta montagna.
Anche la Lombardia è ricca di mete da non perdere: Borno, situata in Val Camonica, San Pellegrino, famosa per le sue terme e Tirano, in Valtellina. Anche Lovere, sul Lago d’Iseo, pur non essendo propriamente una località di alta montagna è circondata da colline e rilievi.
In Trentino-Alto Adige meritano una menzione particolare Campitello di Fassa, Moso in Passiria, Vermiglio, Molina di Ledro e Tubre.
In Piemonte citiamo Varallo, Vogogna e Ceresole Reale, mentre in Friuli-Venezia Giulia spicca Sauris, ubicata nelle Dolomiti Friulane.
Per quanto riguarda in Veneto si assiste ad una prevalenza di zone collinari come Valdobbiadene, ma con delle località di media montagna come Cison di Valmarino e Borgo Valbelluna.
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